Hontai Yoshin Ryu

(Tratto dal sito ufficiale dell’Hontai Yoshin Ryu Italia)

Hontai Yoshin Ryu (本體楊心流) era originalmente chiamato Hontai Yoshin Takagi Ryu, il Ryu (scuola) era attivo durante il periodo Edo, particolarmente nelle province di Ako e Jimeji.

L’ Hontai Yoshin Ryu si è ramificato in diverse scuole durante il periodo Meiji, questo ha causato alcune divergenze sulla leggenda storica. La storia di ogni scuola non ha coinciso necessariamente con quella di un’altra.

A causa di queste divergenze, persino nelle scritture moderne rimangono delle diversità su quella che si racconta come la storia dell’Hontai Yoshin Ryu. Per questo motivo il 18° Soke Inoue Tsuyoshi Munetoshi e il 19° Soke Inoue Kyoichi Munenori hanno deciso di raccontare la storia e le leggende dell’Hontai Yoshin Ryu basandosi sulle proprie e dirette conoscenze della loro linea, questo non vuol dire che le altre storie siano false o che abbiano meno valore, ma questa è quella che riguarda la linea degli ultimi Soke.

Inoltre, vorremmo che i lettori capissero che la storia a volte si trasforma in leggenda, che significa che a volte contiene episodi che non possono essere accertati o che hanno riferimenti che ancora non sono stati accertati storicamente.

Tutto ciò che troverete in questo sito è ciò che l’attuale Hontai Yoshin Ryu ha ereditato come conoscenze nel corso degli anni.

Dal fondatore della 16a generazione:

TAKAGI Oriemon Sigetoshi è il fondatore dell’Hontai Yoshin Ryu.

È nato nel 1635 (il 12° anno di Kanei), era il secondo figlio di INATOBI o INATOMI Sanemon o Sanzaemon che serviva KATAKURA Kojuro signore del castello Shiroishi nella regione Mutsu-no-Kuni. Il nome da giovane di Takagi Oriemon era Umon, in seguito da se stesso ha cambiato nome in Yoshin Ryu Takagi Oriemon perché suo padre una volta gli aveva insegnato il concetto “Yoboku” (albero del salice) che si piega nel vento, ma Takagi (Albero alto) può essere rotto dal vento (Ori significa “schioccare”e Oru “rompere”).

Takagi Oriemon era meglio conosciuto per la sua poderosa forza fisica e rimanendo nella leggenda sono famosi i suoi combattimenti nella zona del territorio di Shiroishi.

Durante il quinto anno di Heisei (1993), Inoue Tsuyoshi Munetoshi, il 19° Soke e alcuni suoi studenti hanno studiato le scritte sulla sua tomba in Shiroishi che hanno confermato che quella era la tomba di Oriemon e nello stesso tempo hanno fatto una dimostrazione per commemorare il fondatore.

TAKAGI Umanosuke Shigesada è stato il successore di Oriemon e si dice fosse più alto di Oriemon di 7 piedi e molto più forte di lui. Umanosuke veniva da una famiglia di contadini nella zona di Huga-no-Kuni che serviva la famiglia Mori in Mimasaka-no-Kuni.

Anche se Oriemon e Umanosuke avevano lo stesso nome di famiglia, non erano parenti, all’età di 16 anni Umanosuke aveva già appreso tutti i segreti nelle Arti Marziali che il suo Maestro gli aveva tramandato e aveva avuto il permesso di avere propri apprendisti, poi fu il successore di Oriemon.

Si racconta che un giorno Umanosuke sfidò TAKEUCHI Hisakatsu che era il secondo caposcuola di Takeuchi Ryu (o Takenouchi Ryu), un’altra versione afferma che lo sfidato era il terzo Caposcuola di Takeuchi Ryu, TAKEUCHI Hisayoshi, in ogni caso l’esito dell’incontro fu disastroso per Umanosuke che capì così che le sue conoscenze non erano ancora complete, fu così che iniziò a studiate Tekeuchi Ryu diventando così abile che divenne Maestro ed ebbe il permesso di insegnare.

Durante questa esperienza Umanosuke rifinì le sue tecniche e migliorò nelle sue nuove capacità capendo che non era importante avere un corpo e una forza grande ed infine chiamò la sua arte Hontai Yoshin Takagi Ryu.

Il 3° Successore fu TAKAGI Gennoshin Hideshige, figlio di Umanosuke, che servì il signore del castello di Himeji in Harima no Kuni ed era pagato ben 500 koku, si può vedere la sua abitazione nella mappa storica di Jimeji e il pagamento in un documento conservato nel castello, tra l’altro la somma era per il tempo veramente importante segno del valore di Gennoshin e di quanto fosse tenuto in considerazione dal signore di Jimeji.

Il 4° Soke fu Okuni Kihei Shigenobu che in origine era Maestro di Tendo Ryu Naginata Jutsu che un giorno mentre stava pregando gli spiriti (Uji-gami) degli antenati ebbe una visione in cui nove spiriti cattivi (Oni) lo attaccavano e gli rompevano la lama della sua naginata, ma con il pezzo della naginata rimasto riusciva ad uccidere tutti i nove spiriti.

Da questa visione spirituale, sviluppò le tecniche di bojutsu (bastone lungo) che chiamò Kukishin Ryu Bojutsu.

Il significato di Kuki è “nove spiriti”. Quando Kihei combatté con Takagi Gennoshin constatò che le capacità di Takagi erano più forti e più tecnicamente efficienti delle sue. In seguito quando Gennoshin propose a Kihei di diventare il 4° successore dell’Hontai Yoshin Ryu Takagi Ryu, cosa che accettò con onore, in seguito Hontai Yoshin Takagi Ryu fu insegnato inserendo le tecniche di Kukishin Ryu Bojutsu.

Dato che Kihei era l’insegnante del signore di Ako la scuola Hontai Yoshin Takagi Ryu (con Kukishin Ryu) fu ereditata dalla famiglia Okuni e dalla famiglia Nakayama che erano arrivate alla ventesima generazione all’interno della regione di Ako.

Fin dalla sua nascita con Oriemon Takagi l’Hontai Yoshin Takagi Ryu prese tecniche da molte scuole e anche di Sojutsu (lunga lancia) del Takagi Ryu e Mikan Ryu. In quel tempo le tecniche e le specialità cominciarono ad essere insegnate anche al di fuori delle regioni di Ako e Jimeji ed arrivarono ad Owari, Obama fino a Tosa ed in altre regioni in Giappone.

Il 12° Soke Yagi Ikugoro Hasayoshi perse la sua posizione nella regione di Ako e divenne un “ronin” (samurai senza padrone), aprì una palestra (dojo) pubblica e cominciò ad avviare principianti, uno di questi ISHIYA Takeo Masatsugu che in seguito diventò il 14° Soke della scuola aprì molti Dojo nelle regioni e unì alle tecniche i suoi principi che chiamava Ishiya-den.

Il figlio di Ishiya Takeo è ISHIYA Matsutaru Masaharu che è il 15° Soke della scuola, secondo le annotazioni in possesso della nostra scuola il 16° Soke è stato KANUNO Happeita (Hachiheita) che era allievo del 14° Soke Matsutaro ma che lasciò la sua casa in età molto giovane.

Kakuno Happeita Masayoshi, il 16° Caposcuola, aprì un dojo in Nigata-ku quartiere della città di Kobe dove educò molti allievi e nello stesso tempo perfezionò la scuola con tecniche del suo stile e fu il Maestro che più si adoperò per la divulgazione delle capacità e delle tecniche della scuola.

Il 17° Soke è stato MINAKI Saburo Masanori, conosciuto anche con il nome Kosyu; nato nel 39° anno dell’era Meiji (1906) entrò nella scuola Hontai Yoshin Takagi Ryu, quando venne in contatto con il 16° Soke Kakuno Happeita nell’11° anno dell’era Taisho (1922) completò gli studi ed ebbe l’autorizzazione a diventare indipendente nell’ 8° anno dell’era Showa (1933). Era considerato come uno dei migliori allievi della scuola, molti episodi parlano di lui e della sua capacità e dimostrava anche la distruzione di pietre poste nella sua mano con un colpo di taglio dell’altra mano.

Minaki aprì una clinica di bone-setting (fisioterapia-aggiusta ossa) e un dojo in Ushigome, vicino a Tokyo e si dedicò a preparare molti studenti. Con il suo Maestro Kakuno Happeita, ha visitato tutto il Giappone dimostrando le tecniche della scuola ed era molto attivo nell’introdurre la sua scuola in pubblico.

Nel 14° anno dell’era Showa (1929) quando il suo Maestro Kakuno morì, Minaki torno a Kobe per prendersi una pausa di riflessione. Minaki fu introdotto nella scuola di Kakuno con TSUTSUI Tomotaro Yoshinao e con lui Minaki lavorò giorno dopo giorno per migliorare le sue capacità.

Mentre era a Kobe Minaki cominciò a praticare Fumon no Taki (meditazione sotto l’acqua che scorre) nella montagna Maya, questo lavoro lo portò ad affinare lo spirito ma anche ad approfondire le sue tecniche. Durante questo periodo Tsutsui Tomotaro fu dichiarato come successore del Takagi Ryu e Minaki come Soke dell’Hontai Yoshin Ryu e da quel momento la scuola cominciò a crescere con grande progressione.

Il 16° Maestro Kakuno Happeita pianificò e organizzò le varie tecniche e specialità, Minaki dopo continuando ad attualizzare le idee di Kakuno, ha selezionato le più importanti e cruciali specialità dell’Hontai Yoshin Ryu e ha dedicato il suo tempo ad organizzare queste tecniche. Dopo la guerra, si è impegnato a sviluppare i suoi studenti e nel 57° anno dell’era Showa (1982) consegnò le redini della scuola ad INOUE Munetoshi che divenne così il 18° Soke.

Minaki ha insegnato che il Budo senza lo spirito di Buddha è un’eresia (avere il cuore buono, vivere onestamente e nella verità è la via per raggiungere il vero Budo, diversamente si cade tra le braccia del diavolo). Ha anche insegnato ai suoi studenti che lo sviluppo del Budo richiede creatività e tutti questi insegnamenti sono stati ereditati da Inoue Tsuyoshi Munetoshi, il 18° Soke della scuola che continua ad insegnare questo e a mantenerlo.

Il 18° Soke Inoue Tsuyoshi Munetoshi è nato nel 14° anno dell’era Taisho (1925), aveva una costituzione molto debole ed era frustrato del suo fisico, fu così che decise di studiare il Budo ed iniziò ad allenarsi nel Kodokan Judo.

Al ritorno dalla 2a guerra mondiale, aveva il cuore distrutto nel vedere le persone depresse e distrutte dagli avvenimenti bellici, fu così che decise di fare qualche cosa per ridare energia, fiducia e forza alla gente.

Fondò allora nel 23° anno dell’era Showa (1948) l’Imazu Juju Kai, e, incoraggiato dal supporto delle persone locali iniziò ad unire differenti scuole di Budo che condividevano gli stessi principi, fu così che si formò l’Imazu Budo Kai (Gruppo di Budo di Imazu) che ancora oggi è attivo secondo i principi del suo fondatore. Inoue ha completato il suo bagaglio praticando Kendo, Jukendo ed altre moderne arti del Budo.

Nel Jukendo ha primeggiato divenendo membro del team che è diventato n°1 in Giappone ed ha anche guadagnato il 2° posto nel campionato nazionale negli incontri individuali. Gli interessi di Inoue non sono stati solamente limitati al Budo moderno, ma è maestro di Iai-do, Sojutsu e altre arti nel Budo antico. Inoue è stato anche allievo diretto di Kanazawa Ichiro che era uno dei migliori allievi del 16° Soke Kakuno Hachieita ed era previsto che diventasse il sostituto del Sensei nella direzione del suo Dojo, ma lo stesso Kanazawa riconobbe la differenza e la prominente abilità di Inoue ed in seguito andò a lavorare direttamente con Minaki Saburo, Inoue ricevette la totale libertà di insegnare e diventò indipendente nell’anno 46 dell’era Showa (1971) e dopo alcuni anni divenne il successore di Minaki.

Nell’anno 57 dell’era Showa (1982) Inoue divenne ufficialmente il 18° Soke e rappresentante di diverse scuole e autorizzato personalmente dalla Nippon Budokan come membro permanente.

Durante la cerimonia di passaggio al titolo di Soke, Inoue ricevette una spada antica che fu il tesoro della scuola che n’è in possesso fin dal 13° Soke Yagi Ikugoro che la riprese in suo possesso.

Il punto centrale della cerimonia è proprio quello in cui il nuovo Soke prende possesso della spada e si promette di mantenerla nella scuola. Il Maestro Minaki è morto, ma il nuovo successore Inoue vigorosamente continua a dedicare energia e sforzi nel Budo e costantemente sviluppa ed evolve le tecniche della scuola.

La sua attività non è limitata al Giappone, ma la sua opera si è aperta verso l’occidente, l’Australia e l’America.

Nel 1980 il M° Stelvio Sciutto viene in contatto con la scuola e nel 1983 è ospitato nell’ Honbu Dojo e da quel momento inizia a condividere i sogni di Soke Inoue di diffondere ulteriormente la scuola, diventa parte della Famiglia e cementa l’amicizia con Kyoichi Inoue figlio di Soke Inoue con cui condivide anno e mese di nascita.

Kyoichi Inoue viaggia in tutto il mondo per portare l’ Hontai Yoshin Ryu ad essere conosciuto sempre di più. Il 16 Gennaio 2005 Inoue Tsuyoshi Munetoshi con la stessa cerimonia che si tramanda da 19 generazioni, ha passato la sua eredità al Figlio Kyoichi che, aggiungendo al suo nome quello di Munenori, è diventato il 19° Soke dell’ Hontai Yoshin Ryu e porterà la scuola nel nuovo millennio.