Il saluto

Il saluto (Rei) è un segno di rispetto:

si esegue sempre quando si entra ed esce dal Tatami. Allo stesso modo si saluta il Maestro e gli altri istruttori.

Sia all’ inizio che a fine lezione si esegue il saluto tradizionale allineandosi di fronte al Maestro, in ordine decrescente di grado da destra a sinistra.

Se una fila non è sufficiente, i praticanti si allineeranno in file parallele a partire dai gradi più alti.

Una volta allineati, il più alto in grado inizierà il cerimoniale del saluto, “Seiza Rei” (inginocchiato e formale) o “Ritzu Rei” (eretto e informale).

Nel Seiza Rei, una volta inginocchiati a terra, prima col sinistro e poi col destro, (sedendosi sui talloni e con il dorso dei piedi incrociati appoggiato a terra – piede sx sotto – ), il capo fila dirà “Shomeni Rei” (saluto frontale) e tutti faranno un inchino al Soke (caposcuola). Successivamente a un cenno del Maestro dirà “Rei” e tutti si inchineranno a quest’ultimo.

Quando si finisce la pratica del Kata, dopo il saluto al Maestro viene chiamato anche un saluto di ringraziamento tra i compagni (Otaga Ni Rei), durante il quale ognuno dovrà pronunciare a voce bassa la frase in giapponese “doomo arigatò gozaimasu” (molte grazie) .

Il cerimoniale termina con un saluto in piedi.